Le cose di dopo
Il Contest del FLA2020
La Regina Rossa
di Giancarlo Oldani
TERZO ANNO DELLA REGINA ROSSA
Primavera
Il clima sembrava essere ritornato a coincidere con i ritmi antichi.
Da millenni la colonia si risvegliava in quel periodo, iniziava i voli di ricognizione, controllava le scorte di cibo, la buona salute della popolazione e si liberava dei cadaveri di coloro che non avevano passato l'inverno.
Quell'anno il tempo era ideale, le fioriture abbondanti, le piogge lontane e le notti non troppo fredde.
Eppure qualcosa non andava.
La Regina Rossa aveva ripreso a deporre le uova ma le operaie erano svogliate, rientravano con poco cibo, le larve venivano lasciate per la maggior parte senza cura, molte morivano prima ancora di diventare pupe. Molte api si muovevano senza sapere esattamente cosa fare.
Le scorte di cibo erano scarse ma il problema non era la carenza di fioriture, alcune api infatti tornavano cariche e segnalavano freneticamente alle sorelle dove trovare cibo in grande quantità, ma rimanevano inascoltate.
La regina aveva 3 anni ma la sua conoscenza era scritta direttamente nel suo DNA, aveva ricordi di migliaia di anni di sue antenate e sapeva che se la situazione non fosse migliorata velocemente la colonia sarebbe perita.
Decise per una sciamatura precoce, un abbandono dell'alveare, portando con sé solo le api sane, le poche che sapevano cosa fare. A metà mattina si alzò in volo, seguita da poche migliaia di api, forse un quinto di quelle che formavano la sua famiglia.
Abbandonare moltitudini di api a morte certa può sembrare crudele, ma l'obiettivo è solo uno: la vita della colonia. A qualunque prezzo e con qualunque mezzo.
CENTRO DI RICERCA DELLE NAZIONI SUPERSTITI
Zurigo - Febbraio 2068
La guerra era terminata da 22 anni, quella che era iniziata come una scaramuccia commerciale tra Neo Impero Cinese e Blocco Mediterraneo era diventata in pochi mesi una guerra che aveva coinvolto quasi tutto il mondo. Quando gli USA erano entrati nel conflitto qualcuno aveva iniziato a parlare di guerra economica fatta di sanzioni e blocchi commerciali. Invece non andò così, inaspettatamente il Neo Impero Cinese inviò parte del suo sterminato esercito verso il Blocco Mediterraneo, attraversando i territori alleati russi ed est europei. Una volta giunti al confine est dell'Alleanza Europea fu chiaro che non si sarebbero fermati nemmeno con le armi.
L'Alleanza Europea e il Blocco Mediterraneo cercarono di ostacolare l'invasione, ma nulla poterono di fronte alla forza cinese.
Nel giro di pochi mesi tutta l'Europa e parte del bacino mediterraneo era sotto il diretto controllo del Neo Impero.
Gli USA intervennero con un attacco con i droni, ma i cinesi risposero con missili a testata nucleare sul continente americano, a quel punto tutti gli Stati si sentirono autorizzati ad utilizzare armi nucleari.
La fine della guerra non fu mai dichiarata, non era rimasto nessun governo stabile in grado di farlo.
Fu solo grazie al livello tecnologico raggiunto fino ad allora che l'umanità non si estinse.
Il problema però era un altro.
Non era solo l'umanità ad aver subito le conseguenza della guerra nucleare, ma ogni forma di vita.
Dopo 20 anni senza l'impatto umano sul pianeta molti animali avevano iniziato ad aumentare di numero trovando un nuovo equilibrio.
Non tutti però.
Api e insetti impollinatori erano quasi scomparsi e senza di loro era sempre più difficile ottenere frutti e cibo.
Solo uno sforzo comune dei popoli sopravvissuti delle “Nazioni Superstiti” poteva risolvere il problema.
Quel giorno di primavera del 2068 ci si giocava il tutto per tutto.
A Zurigo, un team di entomologi, ingegneri ed esperti di intelligenza artificiale stavano rilasciando miliardi di api robot che avrebbero dovuto non sostituire, ma coadiuvare le api rimaste, assicurando loro la possibilità di conservare il corredo genetico vincente che le aveva fatte sopravvivere fino a quel momento.
Le api robot avrebbero viaggiato in sciami di centinaia di individui, alla ricerca di colonie in difficoltà, avrebbero imitato il feromone rilasciato dalla regina diventando a tutti gli effetti parte di quella famiglia, raccogliendo cibo e acqua, accudendo le larve e proteggendo la famiglia.
Nel momento in cui lo sciame sarebbe diventato abbastanza forte da sopravvivere da solo, le api artificiali l'avrebbero abbandonato, andando alla ricerca di nuovi insetti in difficoltà.
Era l'ultima possibilità per l'umanità.
TERZA ANNO DELLA REGINA ROSSA
Primavera
La Regina Rossa aveva scelto come nuova casa un albero cavo vicino a prati in fiore e ad una fonte d'acqua pulita.
Tutto sembrava perfetto, ma la colonia era ancora in difficoltà.
Le api che l'avevano seguita erano tutte sane e laboriose, ma erano troppo poche, gli sforzi per procurare cibo erano immensi e morivano più rapidamente di quanto avrebbero fatto in condizioni normali.
Le nuove generazioni sarebbero state operative solo tra quattro settimane.
La loro sopravvivenza era appesa ad un filo e la Regina lo sapeva. La fine era vicina.
Poi però accadde qualcosa.
Un ronzio mai sentito, poi l'arrivo nella colonia di api argentate e scintillanti che i membri della colonia cercavano di scacciare finché non iniziarono a percepire il feromone della famiglia.
Quelle strane api erano sorelle, non c'era dubbio.
Le api lucenti iniziarono ad arrivare in grande numero, volavano avanti e indietro portando cibo senza fermarsi mai, nemmeno di notte. Api instancabili che riempirono di cibo la colonia, costruirono nuovi favi, accudirono le larve ed eliminarono i parassiti.
Fecero in pochi giorni quello che api comuni avrebbero fatto in un mese.
Quando le nuove generazioni furono pronte ad essere parte attiva della colonia, le api lucenti abbandonarono gradualmente l'alveare, fino a quando, in estate inoltrata, la colonia era formata solamente da sanissime api.
La Regina Rossa non aveva nei suoi ricordi ancestrali nessuna memoria di queste api lucenti, ma sapeva che il loro intervento aveva salvato la sua famiglia.
Quello che non sapeva era che in realtà avevano appena iniziato a salvare il mondo intero.