Le cose di dopo
Il Contest del FLA2020
Lettera al mio futuro
di Luisa Lippi
Non avrei mai pensato di scrivere a un nipote. Di solito si scrive a un figlio, a un amico. È difficile che ci si rivolga a un nipote che oltretutto non c'è ancora.
È sicuramente nato ed è da qualche parte nel mondo, ma non so nulla di lui o di lei. Posso solo immaginarlo mentre gioca, mangia, dorme, piange...
Prima o poi, però, arriverai, nipote, e ci conosceremo.
Sarai un nipote diverso, ma non per questo meno amato.
Diverso perché non avrai il mio DNA. Forse sarai alto, o basso, biondo o moro, avrai la pelle chiara o la pelle nera.
Chissà...
Arriverai che parlerai un'altra lingua che all'inizio non comprenderò.
Ma ci capiremo guardandoci negli occhi e sorridendoci.
Vivrai in una famiglia che ti ama e che ti ha fortemente voluto.
All'inizio non capirai perc,hé devi uscire dal tuo mondo e entrare in un altro totalmente sconosciuto.
Un giorno, all'improvviso, si presenteranno due persone ignote che ti guarderanno con occhi pieni di amore e ancora non capirai.
“Chi sono, cosa vogliono da me?” penserai smarrito e vorrai rifugiarti tra le braccia di chi, fino a quel momento ti ha curato e protetto. Poi la curiosità avrà il sopravvento e li guarderai di nuovo quegli sconosciuti che non smettono di sorriderti.
Imparerai a conoscerli e verrà un giorno che partirai con loro verso la tua nuova vita.
E allora anche noi ci conosceremo.
Mi immagino già quel giorno.
Tu tra le braccia della tua mamma, aggrappato forte al suo collo mentre il babbo ti sussurra parole di conforto.
Hai paura. Chi sono quelle persone che ti guardano così emozionate?
Ti diranno che sono i nonni.
Che fatica, devi iniziare tutto da capo, perché devi conoscerci, ma vedrai che farai presto e ci capiremo.
Arriverai in un mondo diverso rispetto a quello cui sei abituato. Sarà un po' difficile all'inizio.
Questa diversità la vedrai e imparerai a riconoscerla negli occhi degli sconosciuti che incontrerai per la prima volta.
Oh, sì, ti sorrideranno e ti faranno tante feste, ma ti sentirai osservato e scrutato fin nel tuo intimo e ti sentirai anche un po' a disagio.
Il bambino arrivato da lontano...
Sentirai dire tante volte, “Che bravi genitori, siete eccezionali, avete avuto coraggio” e ancora una volta non capirai: non sono forse tutti bravi le mamme e i papà?
Sì, sono bravi i tuoi genitori, ti hanno voluto con tutte le loro forze e forse anche per questo sei un bambino diverso.
Non sei capitato per caso. Sei stato cercato fino in fondo al mondo. Non è stato facile trovarti e questo è bene che tu lo sappia.
Ci sono voluti anni di ricerche, di sofferenze e di fatiche.
Quante notti insonni passate dai tuoi genitori a pensare a te, a dove trovarti e a come riconoscerti.
E ora che sei arrivato, il cammino non è finito. La vita, sai, è una strada in salita e per un bambino adottato non è certo più facile.
I tuoi genitori te lo diranno subito che sei un bambino diverso e speciale. Non dovrai scoprire da te che non sei il loro figlio biologico.
E allora dovrai essere ancora più orgoglioso e contento di essere stato così cercato e amato.
Quando gli altri bambini ti guarderanno con diffidenza e ti chiederanno perché, tu dovrai alzare la testa e guardarli con occhi sereni e dire loro: “Io sono un bambino amato e voluto, i miei genitori mi hanno trovato in capo al mondo”.
Vedrai che alla fine non te lo chiederanno più e, forse, sentiranno un po' di gelosia per la tua condizione di bambino speciale e adorato.
Certo, come ti dicevo, la vita non è facile e un giorno dovrai uscire nel mondo senza che i tuoi genitori siano sempre accanto a te.
Allora sperimenterai che cosa significa vivere nel mondo attuale. È un mondo strano. Dovrebbe essere tutto più facile. Il progresso ha fatto degli incredibili passi da gigante, ma, appunto, è solo tecnica, automazione. L'umanità, quella vera, è restata al palo.
Ciò che conta ora è la velocità, in tutti i campi. Devi essere veloce e perfetto.
Corri, bambino, corri...
Non c'è spazio per il diverso. Tutto deve essere omologato.
Non si capisce che la diversità molto spesso è un valore.
Certo arriverai in un momento in cui l'Italia è ormai un paese multiculturale. E questo sarà un bene.
Assisterai però anche a episodi in cui l'intolleranza nei confronti di chi viene da un paese straniero scoppierà nel modo più becero.
Strano, vero?
Perché deve esserci diffidenza e intolleranza nei confronti di chi, straniero, è dovuto scappare dalla propria patria e rifugiarsi in un paese sconosciuto?
Magari il paese da cui provengono è proprio il tuo paese di origine.
Anche tu qualche volta sarai guardato con diffidenza e, quando risponderai loro in perfetto italiano, ti guarderanno ancora più straniti.
Se poi accadrà che tu sia femmina, proverai sulla tua pelle cosa significa esserlo in un mondo ancora in mano agli uomini.
Perché anche essere donna, è sintomo di diversità.
Non importa quanto sarai bella, brava, intelligente. Dovrai faticare per emergere e annullare questa diversità. Perché poi? La bellezza non sta forse anche nella diversità?
Uomo e donna, diversi e complementari.
Però, per ora, non è così.
Oggi, nascere uomo, è ancora un privilegio.
Soprattutto nei paesi da dove proverrai.
Non ti preoccupare, però, ce la farai, a fatica, ma ce la farai.
Starà a te dimostrare chi sei e quanto vali, ci riuscirai e ne sarai orgogliosa.
La vita, che all'inizio non ti ha favorito, ti darà tante opportunità e tu dovrai essere brava nel coglierle.
In tutto questo, se vorrai, io ci sarò, ti racconterò di me, del passato, della tua nuova famiglia acquisita.
Ti farò ridere e ti farò commuovere.
Ti stringerò la mano e ti accompagnerò fino a che tu lo vorrai e poi... ti lascerò andare.
Sarò una nonna differente dalle solite, anticonformista e quindi diversa, come te.
Ci divertiremo insieme, ti insegnerò tante cose e, anzi, comincio subito con la prima lezione: sapevi che “diverso” e “divertimento” hanno la stessa radice?