Le cose di dopo
Il Contest del FLA2020
Service Desk
di Giulio Pennacchi
Il programma emette il solito suono: squilla proprio come un telefono, e io devo rispondere. Questo è il mio lavoro. Porto il cursore verso la spia verde che lampeggia sullo schermo. Clicco. Il segnale sonoro che scatta è la conferma: io e l’utente siamo in contatto.
<<Buongiorno, qui è il Service Desk, codice dealer?>>
<<Sì, allora guardi, io ho un problema e->>
Lo interrompo con un sospiro. <<Codice dealer, signore?>>
<<Sì, ha ragione, mi scusi.>>
<<Non si preoccupi.>>
<<7100234569.>>
Digito il codice sull’apposita finestra. Premo invio. “Il codice dealer non risulta associato ad alcun account”. Sospiro di nuovo.
<<Qualche problema?>> chiede il dealer.
<<Non la trovo. La cerco in anagrafica>> rispondo mentre clicco sul pulsante dei dati. <<Mi ripeta cortesemente il codice.>>
Adesso è lui quello che sospira. <<7100234569.>>
Digito nuovamente il codice sull’anagrafica ma ancora: nulla.
<<Non la trovo, signore.>>
<<E che facciamo?>>
Prendo una via alternativa, sposto il cursore verso un campo vuoto e: <<mi dica il codice del punto vendita da cui mi chiama.>>
<<T11 trattino alto 2082.>>
T11-2082, invio; l’anagrafica si riempie di colpo e, finalmente, possiamo andare avanti. <<Eccola qui, l’ascolto.>>
Mentre l’utente parla io sto già appuntando ogni cosa sull’apposita sezione “Dettaglio Reclamo”. Sono molto veloce.
<<Le spiego, abbiamo fatto una portabilità andata in KO. Inoltre non risulta alcuna descrizione nei moventi. Mi può aiutare?>>
<<Non si preoccupi signore, adesso vediamo. Nel frattempo devo chiederle… codice reazione?>>
<<06 slash 08 slash 2030 trattino basso Moto->>
<<Modo? Con la D di Domodossola?>>
<<No, moto. Con la T. Moto, tipo motocicletta!>>
<<Ok. Continui.>>
<<Dicevo, Moto trattino basso Liberatore trattino alto 04 slash 12 slash 2064.>>
06/08/2030_Moto_Liberatore-04/12/2064.
<<Va bene. Ora farò delle verifiche sul codice, le chiedo di attendere due minuti in linea, per favore.>>
<<Va bene.>>
<<La ringrazio.>>
<<A lei.>>
Premo il pulsante del muto, il delaer non mi sente più. Accendo una sigaretta, tiro una boccata. Il bello di questo lavoro: ci fanno fumare in ufficio!
<<Me ne dai una?>> la voce di Rol supera il muro di plastica grigia che ci divide. Io, di tutta risposta, tiro una sigaretta al mio collega. Il suo <<grazie!>> dall’altra parte, mi fa sorridere.
Copio il codice fornito dall’utente. Apro il programma di controllo reazioni, vado sulla barra della ricerca, incollo 06/08/2030_Moto_Liberatore-04/12/2064, clicco sul check. La consistenza dei dati si apre di fronte ai miei occhi: AIDA GILLESPIE, nata il 6 AGOSTO 2030, fondatrice del MOTO LIBERATORE 4 DICEMBRE 2064. Questa ha fatto un sacco di cose: assalti navali, colpi di stato, anni di prigione, amata, stimata... Eppure eccola qui, nel 2082 che fa richiesta di portabilità. Perché?
Cerco di capire. Anzitutto vado sul programma di Controllo. Come aveva detto l’utente? T11-2082 nella barra di ricerca. Il sistema ci mette un secondo: TERRA VERSIONE 11 ANNO 2082: il crollo della borsa mondiale ha costretto gli uomini alla fame. Il guaio è durato per circa un decennio nel quale la recessione è stata talmente forte da uccidere metà della popolazione terrestre. Inaspettatamente questo ha comportato una ripresa quasi immediata. Dopo soli sette anni, l’uomo non solo si è rialzato, ma ha fondato una nuova società basata sulla condivisione e sul divieto di spreco. Tra i personaggi che hanno dato i natali a questa grande riabilitazione mondiale spicca il nome della Gillespie.
<<Mmh…>>
<<Che succede?>> chiede Rol, oltre la parete.
<<Una tizia vuole abbandonare la sua realtà senza un perché.>> Dico mentre spengo la sigaretta su un posacenere vicino al computer.
<<Vuoi una mano?>>
<<Ok.>>
Rol mi raggiunge e legge quello che ho letto io fino ad ora. Intanto gli parlo. <<Non ha davvero motivo di andarsene, è un’eroina! Inoltre ha fatto richiesta ma i sistemi la danno KO. Perché?>>
Rol ci pensa, poi sgrana gli occhi. <<Te lo dico solo se poi mi dai un’altra sigaretta.>>
Ne tiro fuori due e gliele porgo. <<Allora?>>
<<Lei ci gode.>>
Non capisco. A quel punto Rol aggiunge: <<Aida è una che ama uccidere, fare del male. Guarda...>> torna vicino al monitor e col dito sospeso indica alcune parti dei dati. <<Gli assalti navali, la prigione, la fame! Aida Gillespie ha vissuto in un mondo da sempre in guerra con se stesso. E ora che quel mondo ha messo la testa a posto, beh… si è rivolta a noi. Ma il sistema non vuole pazzoidi a spasso per il multiverso, quindi le ha bocciato la richiesta.>>
<<Ha senso.>>
<<L’utente è ancora in linea?>>
Mi ero quasi scordato di lui. <<Sì, è in attesa.>>
<<Digli che c’è un pending.>>
<<Ma da sistema non risulta su Aida.>>
<<Allora aprile un ticket reclamo e falla andare su un’altra versione della terra. Poi, quando darà di matto, avrai il tuo pending, qualche morte sulla coscienza e una ramanzina dal capo.>>
Ci rifletto. La storia di Rol è in linea con quanto letto, ma la Gillespie non ha ucciso nessuno per puro piacere. Non ancora almeno.
Però, la ramanzina…
<<E pending sia.>>
Rol mi sorride mentre si allontana, nel frattempo torno dal cliente.
<<Signore? Eccomi.>>
<<Sono passati più di due minuti!>>
<<Ho dovuto fare delle ricerche...>>
<<Allora?>>
<<Sulla sua cliente c’è un pending.>>
<<Ma come? Aida è una nostra cliente affezionata. Da noi ha già comprato delle risorse per vivere più allungo. Ha controllato bene?>>
<<Sì. C’è.>>
<<Quindi?>>
<<Le spiego: possiamo aprire ugualmente un ticket ma non so quanto convenga. Scavalcare un pending non è mai buona cosa per il sistema. Conseguenze spiacevoli, ecco. Oppure possiamo inoltrare l’affido di pending e aspettare che tutto faccia il suo corso.>>
<<Ma così Aida verrà terminata.>>
<<Sì.>>
Silenzio. Il mio interlocutore sta facendo le sue considerazioni, ma io vedo che il programma mi mette in coda un’altra chiamata. Non posso permettermi di perdere tempo.
<<Signore?>>
<<Inoltriamo l’affido del pending.>>
<<Perfetto. La ringrazio signore. Le auguro un buon lavoro.>>
<<A lei.>>
Attacco, passo al prossimo dealer.