Le cose di dopo

Il Contest del FLA2020

Ginnastica e chirurgia plastica

di kiki

“Pronto?”
“Buongiorno, chiamo dalla Clinica Villa Letizia, parlo con la Signora Carla Farchioni?”
“Buongiorno, sì sono io. Mi dica.”
“La chiamavo per informarla che, purtroppo, causa Covid siamo costretti a rinviare la sua operazione chirurgica, mi dispiace.”
“Mi scusi ma come rinviare? Ma siete una Clinica privata, non pensavo aveste di questi problemi!”
"La capisco, ci dispiace molto, ma non possiamo fare diversamente. Purtroppo a causa dell'emergenza sanitaria gli ospedali della Regione sono congestionati e abbiamo dovuto rinviare moltissime operazioni come la sua per poter mettere a disposizione dei posti letto.”
“Va bene, capisco. Ed è impossibile al momento sapere la prossima data immagino”
“Esatto. Purtroppo non conosciamo le tempistiche e ci dobbiamo attenere a delle previsioni piuttosto vaghe. Diciamo che, salvo imprevisti, se ne parla la prossima primavera”
“È tra molti mesi”
“Lo so Signora, mi dispiace, è il massimo che possiamo fare. La chiameremo più in là per darle conferma della nuova data”
“Va bene, la ringrazio. Arrivederci”
Carla si lasciò cadere sul divano. Erano mesi che aspettava questo intervento di chirurgia plastica per dare una svolta alla sua vita, per darsi la possibilità di ricominciare.
Non riusciva più a guardarsi allo specchio ormai, voleva cambiare, diventare più bella, più attraente, a tutti i costi. Era quella la chiave per il successo, se lo sentiva, non poteva rinunciarci. Aveva investito tutti i suoi risparmi in quell’operazione e si sentiva frustrata all’idea di dover aspettare ancora. La sua vita, ormai, era diventata una perenne attesa di un domani più luminoso. A cosa erano serviti tutti quei mesi di palestra se era ancora a disagio nel suo corpo?
Era lì che rimuginava sulle sue sventure quando suonarono al campanello. Era Mara, la sua vicina di casa. Era in tuta da ginnastica e sembrava sull’orlo di una crisi di nervi. Le piombò in casa senza troppi complimenti e andò dritta verso l’angolo dei drink.
“Mara, sono solo le tre del pomeriggio. E poi non avevi detto di essere a dieta?”
“Carla cara, tu non puoi nemmeno immaginare cosa mi è successo!”
‘Conoscendola il parrucchiere le avrà sbagliato di mezzo tono la tinta’ pensò Carla tra se e sé mentre la donna svuotava in un sorso un bicchiere di gin liscio.
“Devi sapere Carla cara, che da qualche anno mi concedo qualche ritocchino…”
“Ah sì?”
“Sì, lo so che non si direbbe, ma vado da un chirurgo bravissimo che mi ha rimessa a nuovo. Solo che per questa maledetta epidemia mi hanno fatto saltare un’operazione per me di vitale importanza e ora non so cosa fare, sono disperata Carla cara, capisci?”
Fin troppo bene, lei era nella stessa identica situazione. Solo, senza tutto quel gin in corpo.
All’improvviso le sembrò di guardarsi allo specchio. Avrebbe continuato ad aspettare di sentirsi perfetta per iniziare a vivere? Avrebbe rimandato ancora tutte le decisioni importanti nell’attesa di avere un aspetto più desiderabile? E poi, più desiderabile per chi? Per la prima volta dopo anni sentì di aver compreso qualcosa che fino ad allora le era sfuggito.
Prese sottobraccio Mara, che si stava versando un altro goccio di gin, e uscì di casa, i capelli legati in una coda bitorzoluta. Mara la guardò con gli occhi sbarrati. “Dove andiamo?”
“Usciamo a fare una passeggiata Mara, ne hai bisogno, fidati.”
“Ma non sono truccata e nemmeno tu! E siamo vestite come due barbone e se qualcuno ci vede?”
“Se qualcuno ci vede è un buon segno. Vuol dire che non siamo dei fantasmi e siamo ancora vive.”
Non se lo ricordava nemmeno l’ultima volta che era uscita di casa senza preoccuparsi del suo aspetto. Si sentiva bene. “Andiamo a prendere un gelato, ho sentito che hanno aperto una nuova gelateria all’angolo”
“Ma…”
“Niente ma. Sei molto bella anche così. Andiamo”
Mara la guardò con gli occhi lucidi, il gin la faceva diventare sentimentale. “Grazie, come sei cara”.
Carla le sorrise. Era da tanto che non si sentiva così bene. Aveva finalmente deciso di iniziare a vivere il suo domani. A partire da oggi.

 

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