Le cose di dopo
Il Contest del FLA2020
Testo libero.
di silviettatrava
Casoli,5 maggio 1987
Cara maestra, oggi nel testo libero che ci hai assegnato per domani, voglio immaginare il mondo e la mia vita nel 20 20.
Nel 20 20 avrò 43 anni e sarà sicuramente un mondo migliore di questo. Nel 20 20 non ci saranno più le guerre infinite che stanno devastando tanti paesi come il Golfo Persico.
In TV non si vedranno più quei poveri bambini africani con le pance gonfie e con le mosche intorno agli occhi che muoiono di fame e di sete, perché finalmente le disparità tra terzo mondo e primo mondo saranno cancellate.
Da tempo si sente parlare di una grande rete che renderà la vita più facile a tutto il pianeta e forse nel 20 20 le distanze saranno accorciate e ci saranno scoperte fantastiche, come vaccini che annienteranno bruttissime malattie come l’AIDS. Forse nel 20 20 ci saranno nuove malattie ma il progresso sarà andato talmente avanti che le soluzioni saranno immediate.
Mamma dice che forse quest’anno per la prima volta nel nostro Paese avremo una donna come Presidente della Camera dei Deputati, che in politica ci sono ancora troppe poche donne, anzi dice sempre che il mondo sarebbe migliore con le donne a capo in posti importanti. Ma sicuramente sarà così, nel 20 20 gli uomini e le donne avranno pari opportunità su tutto.
Nel 20 20 la mia squadra del cuore mi darà sicuramente più emozioni visto che sono sette anni che non vince lo scudetto e questo anno ci ha fregato addirittura il Napoli e noi siamo arrivati solo terzi, secondo papà Maradona è troppo forte anche se usa cose strane per correre così veloce.
Poi finalmente nel 20 20 nei locali pubblici e nelle nostre case non si potrà più fumare e noi bambini non ci perderemo più nella fitta nebbia del fumo delle sigarette dei nostri nonni e dei nostri padri.
Ci sono tanti problemi in questi anni che preoccupano i grandi, perché sono problemi che dicono incideranno nel futuro, ma secondo me i grandi dovrebbero ascoltare di più noi bambini, noi le cose le vediamo da un’altra prospettiva, sarà che siamo bassi rispetto a loro e non diamo un valore economico a tutto quello che ci circonda. Sogno che un giorno una ragazzina come me possa far riflettere i capi del modo con le sue idee e le sue paure.
Chissà se nel 20 20 la telenovela che piace tanto a mamma, Sentieri, sarà finita e tutti vissero felici e contenti e che il partito che mio padre dice che vota da anni, il Partito Comunista sarà riuscito a vincere le elezioni mandando all’opposizione il partito che chiama Balena Bianca.
Flavia mia sorella dice che da grande vuole fare la banchiera, io delle volte penso che voglio continuare ad aiutare mia mamma nel suo piccolo negozio di generi alimentari. Mi piace tanto rassettare gli scaffali dei biscotti del Mulino Bianco, allineare le bottiglie della candeggina come soldatini e quando mia mamma si allontana e mi lascia sola, sono orgogliosa se mi chiedono di affettare la mortadella e mi vengono le fette intere. Ogni tanto faccio scorpacciate di Cremini quando mamma non mi vede e mi rattristo tanto quando sento mio padre dire che purtroppo tra qualche tempo dovremo chiudere il negozio perché i grandi magazzini soffocheranno i piccoli negozi. La vita del negoziante è sacrificata, dice spesso mia madre, veramente anche la mia. Qualche volta d’estate non posso uscire con i miei amici per il paese perché devo aiutarla a riporre le scorte degli affettati della Italsalumi. Poi quando devo fare queste rinunce penso ad una vita diversa.
Nel 20 20 sarò sicuramente mamma, voglio essere la mamma di un maschio perché i maschi sono più tranquilli, noi donne invece siamo vanitose, chiacchierone e pure cocciute. Mio figlio si chiamerà come il papà di mio marito perché è una bella tradizione rinnovare il nome del nonno. Sceglierò o mi sceglierà un uomo buono e bello del mio paese perché io il mio paese non lo lascerò mai sono troppo legata alla mia famiglia e ai miei amici. Penso che non andrò a studiare fuori mi prendo il diploma da ragioniera e farò l’impiegata. Ma non l’impiegata statale perché papà dice sempre che noi non abbiamo santi in paradiso e non andrà mai a chiedere raccomandazioni alla Democrazia Cristiana né per un posto alle Poste né un posto al Municipio. Questa cosa dei santi in paradiso non ancora mi è proprio chiara, forse perché lui dice che è ateo e non prega? Forse per questo.
Il mio vestito da sposa non sarà bianco perché non mi piace, ma sono sicura che avrò un magnifico cappello, io adoro i cappelli, anche mia mamma quando si è sposata aveva un cappello a falde larghe era bellissima! Voglio andare a vivere in campagna, è da quando sono nata che abito in un palazzo di 5 piani e non ho potuto mai avere animali, mio marito farà l’orto come fanno i miei nonni ed io mi occuperò dei cani e dei gatti forse anche dei polli. I miei nonni partono la mattina presto con la loro ape tre ruote verde e tornano a sera, riportano tanti frutti della terra ma si spaccano la schiena. Ho l’impressione che gli attrezzi in agricoltura sono ancora quelli che usava l’homo sapiens mentre l’agricoltura nel 20 20 sicuramente sarà una passeggiata.
Sono emozionata, maestra, perché tra meno di un mese dovrò fare l’esame di licenza elementare tutti dicono che non hanno mai bocciato nessuno ma non si sa mai, io comunque sto studiando e ripassando il programma con l’aiuto di mamma. Dietro al bancone degli affettati. Purtroppo i clienti sono sempre meno e quindi mamma mi riesce a seguire, anche se lei non è proprio bravissima a spiegare, anzi quando non capisco si arrabbia e mi mena. Ma comunque a mamma gli voglio un mondo di bene. Ieri pomeriggio mi ha portato dalla sarta, Antonietta, la mamma di zia Teresa, mi sta facendo cucire un vestito per il giorno del esame, sfondo rosso con cuoricini bianchi, una camicetta con la gonna a palloncino. Perché il giorno dell'esame non dovremo mettere i grembiuli!
Chissà se nel 20 20 i bambini porteranno ancora i grembiuli? Tu maestra dici sempre che con i grembiuli siamo tutti uguali.